“La base non abbandona la Democrazia Cristiana” ha commentato Claudio Podeschi. Il capogruppo Loris Francini in una lettera aperta, esprime soddisfazione per l’esito non solo organizzativo, ma soprattutto politico. “Abbiamo avuto la conferma – scrive – che il nostro partito ha un peso specifico elettorale molto superiore rispetto alla nostra attuale rappresentanza consigliare. Smentendo, dati alla mano, coloro che uscendo dal nostro partito si esprimono pubblicamente sostenendo che la Dc è in difficoltà. Noi il progetto ce l’abbiamo chiaro – prosegue Francini – che possa creare una aggregazione non ideologica, ma aperta a chi si riconosce nei valori del cattolicesimo democratico, nelle idee liberali e riformiste, in una economia più solidale e in un liberismo più serio, in una partecipazione della gente alle scelte”. Fa riferimento poi al gruppo di coordinamento con Popolari, Noi Sammarinesi e Alleanza Nazionale, aperto a chi condividerà il programma politico e a chi vorrà seriamente affrontare il problema del connubio affari–politica che rimane una emergenza aggravata negli ultimi tempi. Il capogruppo critica poi la maggioranza, leit motiv della festa a Serravalle, nata non per un serio progetto di rilancio del paese ma per un compromesso a governare. E per raggiungere l’obiettivo ha dovuto necessariamente accordarsi con l’estrema sinistra sammarinese. “Questo è un governo – conclude Francini - che dopo la legge elettorale ha deciso di ”tirare a campare”. Una festa dove è difficile quantificare le presenze, ma per i coordinatori tra le migliori di sempre. “Noi siamo il partito del popolo – commenta Gianfranco Ugolini – e c’è voglia di Dc come punto di riferimento per il paese”, ringrazia i 120 volontari e soprattutto l’abbraccio testimoniato dalla gente.
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