Dal “pontificale” del Segretario Valentini, scrivono i DdC, sono ripetutamente arrivati attacchi premeditati, ancorché prevedibili, nei confronti di chi, non essendo stato invitato perché evidentemente indesiderato, non poteva di conseguenza difendersi. Il dissenso nel P.D.C.S., non esiste – per i Ddc, e quando si manifesta, viene sistematicamente ignorato o, ancor peggio, schernito. Un’ ulteriore occasione persa per fare un minimo di autocritica, mentre per Valentini per affrancarsi dai reali padrini del Partito. La riproposizione di certi personaggi, dimostrano che il “suo” Partito e soprattutto i potenti che lo padroneggiano hanno tradito gli elettori e i valori di cui il Segretario Politico si pone come severo custode. Contraddizioni rilevate dai Democratici di Centro, che affermano la bontà e l’ineludibilità della loro scelta.
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