“Gli occhi del Mondo sono oggi concentrati sui Paesi dell'area sud del Mediterraneo e l'Europa, quale democrazia più antica del Mondo, ha l'obbligo di sostenere i processi di transizione democratica particolarmente in Egitto, Libia e Siria”. Così il Presidente del Parlamento del Montenegro Ranko Krivokapic - nel suo intervento - ha sottolineato il tema forte di questa riunione autunnale Osce. Fondamentale il ruolo di ogni Paese dell'organizzazione, e anche il messaggio di Pace del Titano può costituire un mattoncino importante nella costruzione del dialogo. Presenti a Budva, per la Repubblica, i consiglieri Oscar Mina, Denise Bronzetti e William Giardi. L'Assemblea ha focalizzato le proprie attenzioni soprattutto sulla Siria, salutando con favore l'accesso di Damasco alla Convenzione sulle armi chimiche: un passo determinante, ottenuto grazie alla mediazione della Russia, quando uno strike aereo americano e francese - dagli effetti imprevedibili - appariva ormai imminente. Non è mancato un appello all'accoglienza dei profughi, che non può essere lasciata – è stato detto – interamente sulle spalle dei Paesi limitrofi. Un dibattito anche sull'esigenza di riformare l'OSCE, e rafforzare la cooperazione multilaterale. Solo in questo modo, hanno convenuto i presenti, sarà possibile tutelare i diritti umani ed affrontare emergenze quali il terrorismo internazionale.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
Riproduzione riservata ©