Il mercato del lavoro in Repubblica continua a far discutere: più occupati, ma non cala la disoccupazione interna. Lo rileva la Centrale Sindacale Unitaria. Occupazione in aumento? Sicuramente sì, ma il dato inganna: a trovare lavoro sul Titano sono sempre più frontalieri che sammarinesi. E' quanto emerge dall'analisi della CSU sui dati diffusi dall'Ufficio Statistica. Che il numero degli occupati sia cresciuto nell'ultimo biennio resta quindi una certezza, ma la manodopera interna continua a non godere di una situazione favorevole.
Al 30 giugno 2019, rispetto allo stesso periodo del 2017, i disoccupati sono calati di 41 unità: infatti sono 932, di cui 640 donne e 292 uomini, a fronte dei 973 disoccupati di due anni fa (661 donne e 312 uomini). Gli occupati nel settore privato in totale sono 16.541, ovvero 1.198 in più rispetto al giugno 2017. Ma il 73% di questo dato è rappresentato da lavoratori stranieri, sia rispetto a un anno fa che a due anni fa e la disoccupazione per i sammarinesi resta un problema da risolvere. In tutto il settore privato, nell'ultimo biennio le lavoratrici in più sono 376, di cui solo 120 sammarinesi o residenti, mentre 256 provengono da fuori territorio. La CSU fa sapere: “E' un dato che poteva senz'altro essere invertito, dato che si tratta di professionalità di basso livello”.
Il settore manifatturiero è quello che ha registrato, nell'ultimo biennio, un maggior numero di assunti sammarinesi: 801 lavoratori su 1.198. Nel settore industriale sono aumentati oltre la media fino ad arrivare al 46% e in quello commerciale invece si è verificata un'inversione di tendenza: se da un lato gli addetti nel biennio sono aumentati di 117 unità, dall'altro si rileva che gli occupati sammarinesi siano diminuiti di 9 unità, a fronte di un aumento di lavoratori frontalieri di 126 unità.
Il comparto alberghiero e la ristorazione si confermano i settori più virtuosi: negli ultimi due anni il numero dei dipendenti è aumentato di 204 unità, di cui 113 sammarinesi o residenti. I lavoratori dipendenti sammarinesi, residenti o soggiornanti, sono complessivamente aumentati: 175 in più rispetto ad 1 anno fa e 328 rispetto a 2 anni fa. “La contraddizione che si rileva dai dati però porta con sé un paradosso eclatante - fa notare la CSU - nonostante la Segreteria di Stato al Lavoro si ritenga soddisfatta del risultato bisogna pensare anche alla folta schiera di disoccupati sammarinesi”.
A stretto giro arriva il commento del Segretario di Stato al Lavoro Andrea Zafferani che, in un post su Facebook, fa presente come si parli di un "calo di 1,13 punti in 2 anni della disoccupazione. In percentuale fa -17%. In numeri significa essere passati dal 6,69% al 5,56%". Poi la stoccata alla CSU: "E c'è chi fa comunicati per dire che la disoccupazione non sta calando".