Per le Giunte di Castello si potrebbe andare al voto il prossimo 7 giugno. Lo ipotizza il Patto per San Marino, che ritiene opportuno rinviare a dopo le amministrative una riforma complessiva della legge sulle Giunte limitandosi al momento a qualche aggiustamento tecnico. Per la Giustizia si pensa ad un provvedimento stralcio, per affrontare le emergenze del tribunale, e successivamente un intervento sostanziale sull’ordinamento giudiziario.
Nel frattempo si lavora alle norme che potranno far decadere la procedura rafforzata del Moneyval: intercettazioni telefoniche, rogatorie internazionali, fondazioni e no profit.
L’esecutivo di coalizione ha discusso anche di televisione: giudicato peggiorativo il nuovo testo dell’accordo con la RAI, penalizzante per San Marino. “Il modello gestionale – aggiunge il Patto – è superato, il rapporto costi-benefici non soddisfacente, come pure il prodotto e il bacino d’utenza. Si devono cercare le soluzioni per dare alla tivù le auspicate opportunità di sviluppo”. Da rivedere poi la legge sull’editoria, per la carta stampata, da sostenere progetti di formazione per la crescita professionale.
Nel frattempo si lavora alle norme che potranno far decadere la procedura rafforzata del Moneyval: intercettazioni telefoniche, rogatorie internazionali, fondazioni e no profit.
L’esecutivo di coalizione ha discusso anche di televisione: giudicato peggiorativo il nuovo testo dell’accordo con la RAI, penalizzante per San Marino. “Il modello gestionale – aggiunge il Patto – è superato, il rapporto costi-benefici non soddisfacente, come pure il prodotto e il bacino d’utenza. Si devono cercare le soluzioni per dare alla tivù le auspicate opportunità di sviluppo”. Da rivedere poi la legge sull’editoria, per la carta stampata, da sostenere progetti di formazione per la crescita professionale.
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