Davanti ai senatori raccolti a Palazzo Madama, Silvio Berlusconi ha ostentato sicurezza e tranquillità durante il discorso. “Oggi abbiamo una maggioranza più forte e articolata”, ha detto, tentando di allontanare le critiche sulla compravendita di parlamentari. Quindi ha ripetuto sostanzialmente la relazione approvata ieri a Montecitorio, insistendo su giustizia e federalismo. Un grande applauso dei senatori di PdL e Lega ha celebrato le sue parole. Risate e qualche fischio dall’opposizione, che ha sollevato più di una critica durante il dibattito. Quelle sulla politica estera hanno indignato in particolar modo il Presidente del Consiglio, che si è difeso ricordando il suo ruolo nell’avvicinamento tra Stati Uniti e Russia. Sulla scuola ha spiegato che i tagli sono una bugia e ha negato di essersi piegato alle richieste di Gheddafi. Nei confronti dei “finiani”, che hanno giocato un ruolo fondamentale per la fiducia alla Camera, Berlusconi ha assicurato che saranno leali, mettendo a tacere le polemiche sollevate dal senatore del PdL Ciarrapico, durante il dibattito. Le forze di opposizione, invitate al confronto civile, hanno replicato in maniera secca e decisa. “Il governo avrà vita breve”. Questo il concetto condiviso dai senatori che hanno preso parola.
Corrado Ravaioli
Corrado Ravaioli
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