All'ultima riunione di Washington il Fondo Monetario ha espresso preoccupazione per lo stato di salute del bilancio sammarinese ed ha chiesto di mantenere il provvedimento della patrimoniale anche per il futuro. Dunque no alla patrimoniale una tantum. Il Fondo Monetario infatti deve aver sgranato gli occhi quando la delegazione del congresso di Stato giunta a Washington per partecipare al summit mondiale ha risposto che non intendeva ripetere la patrimoniale il prossimo anno, mantenendola come provvedimento straordinario. Forse l'FMI si aspettava una risposta ben diversa, ossia che per mettere in sicurezza il bilancio dello Stato, la patrimoniale dovrebbe diventare una tassa definitiva, da ripetere ogni anno. Il Fondo Monetario lo chiede ma il governo tenta di resistere ad ogni costo a questa eventualità, perché ritiene che il passo successivo sarebbe la caduta dello stesso esecutivo. Dove prendere dunque i soldi che servono a rimettere in salute il bilancio, considerato troppo debole dagli esperti monetari? Una eventualità potrebbe essere rivedere lo stanziamento che il governo elargisce a Banca centrale. Il congresso di Stato non interverrebbe direttamente sugli emolumenti personali dei manager e super manager, ma stanzierebbe un preciso budget, opportunamente ridotto, per via del Voltone, che poi gestirebbe autonomamente la cifra. In congresso di Stato si è anche ipotizzato un ridimensionamento per alcuni progetti in essere, con conseguenti malumori da parte dei segretari di Stato direttamente interessati. Ma la scure dei tagli non può risparmiare nessuno, se la pressione fiscale non vuole essere ancor più aumentata.
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