E' con una nota di Marco Podeschi che Upr risponde all'uscita dei due consiglieri Giardi e Giancecchi. Preferisce invece non commentare, Nicola Selva, alle accuse al veleno lanciate dagli ormai ex compagni di movimento. La decisione di lasciare, scrive Podeschi, è sorprendente soprattutto per modalità e tempistica, e calpesta il rispetto verso gli elettori. Dietro lo strappo, il presidente Upr vede motivazioni deboli e una soluzione opportunistica. I due transfughi hanno dichiarato a chiare lettere di non condividere il dialogo univoco con Ap. Da tempo, spiega Podeschi, lavoriamo in modo trasparente a un progetto politico che ha trovato in Alleanza Popolare un interlocutore naturale e privilegiato. E ricorda che l'idea di superare le divisioni dei soggetti politici liberali e moderati per costruire un soggetto politico nuovo avvenne un anno fa, e fu fortemente caldeggiata anche dall'ex Capogruppo, convinto assertore che si dovesse superare l'esperienza UPR a causa delle note vicende giudiziarie. Vicende che hanno permesso a Remo Giancecchi – punzecchia Podeschi - di entrare in Consiglio e di tornare a occuparsi di politica dopo due anni di assenza. La delusione sul piano umano torna anche nelle parole del presidente che parla di fuga repentina senza nemmeno il coraggio di guardare in faccia le persone con cui si è condivisa un'esperienza politica, istituzionale ma soprattutto relazionale. Questa sera un direttivo ridotto dovrà guardarsi dentro e riflettere sul futuro. La prossima settimana Upr siederà in Consiglio ridimensionata nei numeri. Sono rimasti in tre: Podeschi, Selva e Zavoli. Intanto il Consiglio Centrale Dc, anche alla luce di quanto dichiarato dai due fuoriusciti, dà mandato alla segreteria di avviare un confronto. Il Segretario al TurismoTeodoro Lonfernini invita il suo partito a stringere con quella parte dell'opposizione che responsabilmente si sente di intraprendere un percorso anche a lungo termine", esprimendo qualche perplessità in più sui movimenti di Upr e dei piccoli della maggioranza. Chiude la porta a immediati nuovi ingressi in maggioranza il capogruppo di Ap. “Ogni soluzione – afferma Mario Venturini – è rimandata alla prossima legislatura”.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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