E' la giornata mondiale contro la pena di morte e il Consiglio d'Europa si è fatto promotore di una dichiarazione congiunta per l'abolizione definitiva della pena capitale, stata sottoscritta dai ministri degli esteri di 42 Paesi fra i quali, naturalmente, la Repubblica di San Marino che da sempre sostiene, in tutti gli organismi internazionali l'abolizione della pena di morte. Fra i primi Stati al mondo ad avere cancellato la pena capitale il Titano continuerà a far sentire la propria voce in tutte le sedi internazionali, ha commentato il Segretario agli esteri Pasquale Valentini, fino a quando la pena di morte non scomparirà definitivamente dagli ordinamenti di tutti gli Stati come raggiungimento di un nuovo ordine mondiale, dove a tutti i popoli sia garantito il pieno rispetto dei diritti umani fondamentali, primo fra tutti il diritto a non essere privati del bne più prezioso che è la vita. La pena di morte, si legge nel documento, non solo è un affronto intollerabile alla dignità umana, non ha nessun impatto positivo sulla prevenzione dei crimini e sulla sicurezza e non può in nessun modo porre rimedio alla sofferenza delle vittime e delle loro famiglie. La storia insegna che il percorso è lungo e tortuoso. La pena capitale non è stata abolita da un giorno all'altro. La sua eliminazione è diventata una realtà come risultato di una presa di coscienza progressiva e di uno sforzo collettivo costante. La determinazione, sottolineano i ministri di Strasburgo, deve arrivare sia dagli Stati che dagli individui, ed è questo il senso dell'appello congiunto.
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