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Insieme o separati? Libera e Psd proseguono il dialogo, concentrandosi sul programma

di Monica Fabbri
16 apr 2024
Immagine di repertorio

È l'ora della verità per il centro-sinistra sammarinese. Dopo l'ultimatum del Psd a Ciacci e i suoi e il successivo rilancio della coalizione riformista/progressista, per Libera è tempo di decidere se correre insieme. Aveva annunciato che lo avrebbe fatto ieri ma non ha ancora sciolto le riserve. Il Direttivo ha infatti stigmatizzato quelle che definisce “intempestive e contraddittorie uscite mediatiche del Psd” considerando “prioritario il progetto politico, la chiarezza nella proposta e non le singole esigenze di partito o personali”.

Libera vuole riorganizzare l’area del centro sinistra con un “approccio serio, costruttivo, coerente, slegato – scrive - dai metodi della vecchia politica e scevro da personalismi”. Il partito è ad un bivio e intende aprire una seria riflessione sulle prossime mosse, “costruendo le alleanze sui programmi e non su giochi di potere, affari o vendette personali, mettendo al centro la questione morale”.

Insomma, è deluso dall'alleato e non lo nasconde, ma è ancora convinto che la strada della riaggregazione dell'area riformista sia quella giusta. È probabile, dunque, che si prenda qualche altro giorno per decidere se presentarsi alle urne solo col Ps in lista unica o in coalizione col Psd, con cui il dialogo resta aperto, nella ricerca di impegni chiari e di un approccio coerente.

Dal canto suo, il partito di via Rovellino è pronto al dialogo per valutare tutte le criticità emerse, e si dice fiducioso che si possano trovare soluzioni per dare slancio in modo definitivo al progetto riformista e progressista. Proprio oggi c'è stato un nuovo e lungo incontro, svoltosi in un clima tranquillo, anche se tiepido. I due partiti continueranno sulla strada del confronto, dando priorità ai contenuti del programma.





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