Commentare risultati parziali è un gioco molto pericoloso; lo sanno bene i sondaggisti, che negli istant poll avevano parlato di netta vittoria del Centrosinistra. Borse che volavano oltre il 3%; mercati euforici per la prospettiva di un'alleanza Bersani/Monti filo-europeista e potenzialmente stabile. Si è riproposta la situazione del 2006, quando Romano Prodi era dato per vincente con un distacco abissale e invece si finì con un sostanziale pareggio. Anche oggi è cambiato tutto nell'arco di poco, quando sono arrivati i primi numeri “veri” del Senato; le prime sezioni scrutinate, che hanno parlato di un'Italia sostanzialmente spaccata in 3. La coalizione guidata da Berlusconi in vantaggio di un'incollatura, poi alla pari, rispetto al centrosinistra, che ha dilapidato - in campagna elettorale - un vantaggio che appariva incolmabile. Ma tradotto in termini di seggi il distacco sembra piuttosto ampio, perchè Regioni chiave come Lombardia e Sicilia sarebbero andate al Centrodestra. Dietro i due grandi poli la novità dirompente di queste elezioni: Beppe Grillo. Un quarto degli italiani hanno votato Movimento 5 Stelle. Un dato che – abbinato all'astensionismo, lievitato in modo consistente in questa tornata elettorale – è piuttosto indicativo circa la popolarità – in Italia – dei leader della seconda Repubblica. Si parlava di rischio ingovernabilità nell'ipotesi di Bersani nettamente vincente e Monti al 15%; ora, quel rischio, appare una certezza; a prescindere dai risultati alla Camera. Numero più numero meno, è poi già possibile individuare gli sconfitti di queste elezioni. Sicuramente la coalizione di Centro a guida Monti. Il professore bocconiano – a questo punto – appare “bruciato” come ipotetico leader tecnico di un Governo di unità nazionale. Delusione per Rivoluzione Civile di Ingroia, sotto il 2%. Un flop che coinvolge anche Di Pietro. Rischia di sparire dalla scena politica italiana Gianfranco Fini. Quindi una conferma. L'Emilia Romagna è la Regione dove è più alta l'affluenza. Buoni risultati anche nel Riminese, dove oltre l'80% degli aventi diritto si sono presentati alle urne.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
Riproduzione riservata ©