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La legge elettorale è stata al centro dell’incontro dei partiti di maggioranza con tutti i presidenti della Consulta

2 apr 2007
La maggioranza incontra il Partito Democratico Cristiano e da domani il confronto sulla legge elettorale vedrà riunite tutte le forze politiche. In vista dell’appuntamento del 23 aprile, quando al Consiglio Grande e Generale sarà presentato il progetto di legge definitivo, prosegue il confronto sulla bozza che i partiti di maggioranza hanno consegnato durante il primo ciclo di incontri. Si ascoltano osservazioni e suggerimenti, si limano le divergenze ma, almeno per il momento, le distanze appaiono di non poco conto. I punti fondamentali, per la maggioranza, sono 3: le coalizioni pre-elettorali, il premio di stabilità e le norme antiribaltone, tutti fattori ritenuti determinanti per cambiare il sistema politico e sui quali le distanze con l’opposizione appaiono minime. Restano posizioni differenti sul voto di genere, tra chi è favorevole ad una maggiore presenza delle donne nelle liste elettorali ma non all’obbligatorietà della terza preferenza, così come sembra ancora aperto il problema degli sbarramenti. La proposta della maggioranza prevede di ripristinare i seggi per gli elettori residenti all’estero, di mantenere l’articolo 7 e di modificare l’articolo 394 del codice penale per consentire l’identificazione dei corruttori ma l’opposizione chiede interventi decisivi sul voto estero sottolineando che l’urgenza di una riforma per porre rimedio alle distorsioni era stata sottolineato dalle stesse forze politiche che oggi sono al governo. Posizioni distanti anche sul diritto di tribuna e sul meccanismo del doppio turno che, per la minoranza, rischia di stravolgere completamente in senso maggioritario tutto il sistema e di ottenere l’effetto contrario rispetto a quello che si vuole raggiungere e cioè dare la possibilità agli elettori di scegliere il tipo di Governo.

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