La maggioranza si schiera accanto al Segretario alla sanità e difende con forza i due provvedimenti oggetto di una opposizione durissima in Aula. Talmente aspra, afferma Bene Comune, da farci pensare che forse gli interventi non sono stati neppure letti. Si è parlato di disfacimento dell'Iss quando invece la libera professione ha proprio lo scopo di rafforzare il sistema universalistico. Ma si vogliono anche potenziare i servizi a favore dei cittadini. Il decreto del 91 già la autorizzava, noi la regolamentiamo. Per la prima volta, aggiunge, si fa trasparenza sugli stipendi dei medici e relativi introiti che saranno pubblicati on line. Non si introduce un diritto ma una facoltà. Fino a ieri la libera professione per l'Istituto comportava zero guadagni. Da oggi gli introiti vanno dal 15 al 30% ed è l'Iss a decidere chi la fa. La nostra sorpresa, ripete la maggioranza, è che si è raccontato il contrario della verita. Un esempio? La libera professione non è rivolta al territorio, quindi i veterinari possono stare tranquilli.
Fondiss invece è una scelta avviata nel 2011 ma non ancora partita. Su questo, anticipa, non abbiamo paura del referendum. Risponderemo colpo su colpo.
Intanto per fare fronte a un ospedale che ogni pomeriggio si svuota Mussoni anticipa il piano di organizzazione che vedrà molti servizi aperti nel pomeriggio e anche il sabato. Guerrino Zanotti ridimensiona le voci di mal di pancia interni al psd e difende la gestione di Fondiss.
Rete, Civico 10 e Sinistra Unita tornano a contestare i provvedimenti nel contenuto e nella tempistica. Si è impegnato per ore il Consiglio, accusano, su un argomento che riguarda persone che già lavorano e che sono ben pagate. Le tre forze di opposizione parlano di duri colpi al sistema sanitario e previdenziale sammarinese. Su Fondiss ricordano che il referendum abrogativo della legge che nel 2005 prevedeva la gestione privata del secondo pilastro raccolte tantissime firme. Il governo di allora decise di abrogarla e nel 2011 si varò una legge diversa che prevedeva l'adesione obbligatoria a Fondiss ma lasciava la gestione in mano pubblica. Adesso, accusano, la gestione sarà convenzionata e si dovrà pagare profumatamente.
lntanto si valutano le iniziative per contrastare la legge sulle libere professioni. Con la scusa di regolamentare una attività in essere da ormai 20 anni non si contrastano gli abusi di medici e dipendenti pubblici. Si dovevano invece, affermano, perseguire obiettivi nobili: l'accreditamento della struttura, un nuovo piano sanitario, una politica di accordi e messa in rete della nostra struttura con le regioni limitrofe.
[Nel servizio le intervista a Francesco Mussoni, Segretario di Stato alla Sanità; Guerrino Zanotti, Psd; Roberto Ciavatta, Rete; Francesca Michelotti, Su]
Sonia Tura
Fondiss invece è una scelta avviata nel 2011 ma non ancora partita. Su questo, anticipa, non abbiamo paura del referendum. Risponderemo colpo su colpo.
Intanto per fare fronte a un ospedale che ogni pomeriggio si svuota Mussoni anticipa il piano di organizzazione che vedrà molti servizi aperti nel pomeriggio e anche il sabato. Guerrino Zanotti ridimensiona le voci di mal di pancia interni al psd e difende la gestione di Fondiss.
Rete, Civico 10 e Sinistra Unita tornano a contestare i provvedimenti nel contenuto e nella tempistica. Si è impegnato per ore il Consiglio, accusano, su un argomento che riguarda persone che già lavorano e che sono ben pagate. Le tre forze di opposizione parlano di duri colpi al sistema sanitario e previdenziale sammarinese. Su Fondiss ricordano che il referendum abrogativo della legge che nel 2005 prevedeva la gestione privata del secondo pilastro raccolte tantissime firme. Il governo di allora decise di abrogarla e nel 2011 si varò una legge diversa che prevedeva l'adesione obbligatoria a Fondiss ma lasciava la gestione in mano pubblica. Adesso, accusano, la gestione sarà convenzionata e si dovrà pagare profumatamente.
lntanto si valutano le iniziative per contrastare la legge sulle libere professioni. Con la scusa di regolamentare una attività in essere da ormai 20 anni non si contrastano gli abusi di medici e dipendenti pubblici. Si dovevano invece, affermano, perseguire obiettivi nobili: l'accreditamento della struttura, un nuovo piano sanitario, una politica di accordi e messa in rete della nostra struttura con le regioni limitrofe.
[Nel servizio le intervista a Francesco Mussoni, Segretario di Stato alla Sanità; Guerrino Zanotti, Psd; Roberto Ciavatta, Rete; Francesca Michelotti, Su]
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©