Il Partito dei Socialisti e dei Democratici condanna fermamente quanto sta accadendo in questi ultimi giorni negli ultimi mesi nella capitale ucraina Kiev, la terza città della Confederazione di Stati Indipendenti, sta vivendo ore di guerracivile. I cecchini del Presidente Viktor Janukovi? hanno ricevuto l’ordine di sparare per uccidere e il paese sembra a rischio secessione.
La crisi ucraina si è sviluppata a partire dalla fine di novembre dello scorso anno,dopo che il governo ha rifiutato di firmare il trattato di associazione con l’Unione Europea. La protesta è poi degenerata in seguito alla decisione del Parlamento di rinviare l’esame di una proposta di riforma costituzionale che avrebbe limitato i poteri presidenziali.
Spesso, troppo spesso forse, viviamo il nostro quotidiano con la sensazione chevicende storiche tragiche e sanguinose siano ormai relegate nelle pagine dei libri di storia. Eppure basta che lo sguardo si posi anche solo per un attimo su immagini inquietanti come quelle che ci stanno arrivando in questi giorni da una capitale a meno di 3 ore di aereo da noi ed ecco che la prospettiva cambia improvvisamente. Guerriglia urbana, barricate erette dai manifestanti in piazza Indipendenza e poi date alle fiamme, un bilancio di circa 30 morti e di più di 200 feriti solo negli ultimi 2 giorni? tutto questo richiama inevitabilmente alla mente scenari inquietanti che ognuno vorrebbe ormai sopiti. E se tutto ciò non bastasse,sono i nuovi media che, con la loro immediatezza, ci mettono di fronte più che maialla consapevolezza che le “tragicità” del passato sono costantemente in agguato.
Basti pensare ad Olesya, la ragazza ventunenne volontaria della croce rossa chetwitta: “muoio” in diretta mentre viene raggiunta da un colpo di proiettile.
Il paese, che è per dimensioni al terzo posto tra le ex Repubbliche Socialiste Sovietiche guardava all’Europa come sogno di stabilità e prosperità, ma questo sogno è stato spezzato.
Un paese come il nostro, da sempre promotore dei valori fondamentali su cui si fonda ogni società civile, in primis la pace, non può rimanere sordo e insensibile difronte ai ripetuti episodi di violenza e repressione, nonché al profilarsi di una guerra civile. Il PSD intende attivarsi nelle opportune sedi istituzionali per farsipromotore di tutte le iniziative necessarie a manifestare la vocazione dei sammarinesi alla pace e affinché cessi al più presto questo clima diviolenza nellavicina Repubblica di Ucraina.
Comunicato stampa
La crisi ucraina si è sviluppata a partire dalla fine di novembre dello scorso anno,dopo che il governo ha rifiutato di firmare il trattato di associazione con l’Unione Europea. La protesta è poi degenerata in seguito alla decisione del Parlamento di rinviare l’esame di una proposta di riforma costituzionale che avrebbe limitato i poteri presidenziali.
Spesso, troppo spesso forse, viviamo il nostro quotidiano con la sensazione chevicende storiche tragiche e sanguinose siano ormai relegate nelle pagine dei libri di storia. Eppure basta che lo sguardo si posi anche solo per un attimo su immagini inquietanti come quelle che ci stanno arrivando in questi giorni da una capitale a meno di 3 ore di aereo da noi ed ecco che la prospettiva cambia improvvisamente. Guerriglia urbana, barricate erette dai manifestanti in piazza Indipendenza e poi date alle fiamme, un bilancio di circa 30 morti e di più di 200 feriti solo negli ultimi 2 giorni? tutto questo richiama inevitabilmente alla mente scenari inquietanti che ognuno vorrebbe ormai sopiti. E se tutto ciò non bastasse,sono i nuovi media che, con la loro immediatezza, ci mettono di fronte più che maialla consapevolezza che le “tragicità” del passato sono costantemente in agguato.
Basti pensare ad Olesya, la ragazza ventunenne volontaria della croce rossa chetwitta: “muoio” in diretta mentre viene raggiunta da un colpo di proiettile.
Il paese, che è per dimensioni al terzo posto tra le ex Repubbliche Socialiste Sovietiche guardava all’Europa come sogno di stabilità e prosperità, ma questo sogno è stato spezzato.
Un paese come il nostro, da sempre promotore dei valori fondamentali su cui si fonda ogni società civile, in primis la pace, non può rimanere sordo e insensibile difronte ai ripetuti episodi di violenza e repressione, nonché al profilarsi di una guerra civile. Il PSD intende attivarsi nelle opportune sedi istituzionali per farsipromotore di tutte le iniziative necessarie a manifestare la vocazione dei sammarinesi alla pace e affinché cessi al più presto questo clima diviolenza nellavicina Repubblica di Ucraina.
Comunicato stampa
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