Siamo un partito riformatore e le tappe storiche di questo paese lo dimostrano apertamente. Non ha dubbi la DC sul suo ruolo nel processo di riforme come pure sul contributo che può portare in questa fase che sta per vedere il compimento di un percorso. Il mese di giugno sarà determinante per compiere passi significativi sulla strada dell’ammodernamento delle istituzioni, ma anche per gli interventi in campo pensionistico e gli adeguamenti per il mercato del lavoro. Siamo alla vigilia di un passaggio importante e la DC fa sapere di non avere alcuna intenzione di tirarsi indietro, anzi di essere assolutamente protagonista insieme alle altre forze politiche. “Tutte – sottolinea il Segretario, Pier Marino Menicucci – perché le riforme devono essere assolutamente condivise; perché tutti possano ritrovarsi - aggiunge – è necessario che tutti le sentano proprie”. A chi la accusa di rallentare la DC risponde: “Non siamo certo noi a bloccare le riforme, intendiamo solo farle bene”. 'Nell’ultimo confronto rileva il Capogruppo, Claudio Podeschi - qualche ulteriore passo in avanti è stato fatto, con Alleanza Nazionale, i Sammarinesi per la Libertà, Nuova San Marino e i Popolari abbiamo riscontrato grande attenzione rispetto alle nostre linee, diversa invece la posizione di Alleanza Popolare. Con l’alleato di Governo – aggiunge Podeschi – stiamo ragionando. Le intese sono già ampie, restano un paio di nodi da sciogliere; ci stiamo confrontando perchè le riforme siano le migliori possibile”. Giovedì ne discuteranno Direzione e Gruppo Consigliare, convocati congiuntamente, per prendere in esame le bozze presentate dal Segretario di Stato Lonfernini; poi nuovi confronti allargati. 'La volontà – spiega Menicucci – è quella di presentare la legge in prima lettura nella sessione consigliare di fine mese'. Anche sugli altri interventi la Dc conferma il proprio impegno: 'Condividiamo – spiega – la scelta di una legge quadro in materia pensionistica, che riteniamo quanto mai urgente. Per la riforma del mercato del lavoro si deve cercare il giusto punto di intesa perché il paese non perda competitività ma allo stesso tempo perché i lavoratori vedano rispettati i loro diritti. Due gli aspetti fondamentali: privilegiare l’inserimento dei giovani sammarinesi, ricercare quella flessibilità necessaria per garantire la capacità di competere del sistema'. Ma la DC si spinge oltre ed esorta a chiudere la più presto i rinnovi contrattuali, 'strettamente correlati - dichiara il Segretario – alla definizione delle nuove regole'.
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