Il PDCS condanna la scelta di fare politica nella aule di Tribunale e critica apertamente i rappresentanti dei partiti minori. “Un modo – scrive la Democrazia Cristiana– per mascherare la propria incapacità ad affrontare i problemi politici e che denuncia la debolezza e l’inconsistenza delle buone intenzioni dichiarate. Se è vero – prosegue la nota – che i cinque membri del Consiglio Grande e Generale hanno chiesto alla magistratura di indagare sui fatti che più volte hanno occupato le nostre cronache quotidiane, ciò significa che il livello del buon senso e della stessa intelligenza sta paurosamente franando e che non esistono neppure, per alcuni di essi, il limite del pudore e il confine del grottesco. Da parte nostra - si legge ancora nella nota - ci adopereremo perché la gente abbia risposte valide ai problemi veri. Continueremo - cioè - a fare politica per guardare avanti e garantire i sammarinesi che chi li rappresenta ha ancora, in larga misura, il senso del dovere e del servizio e non si rifugia, come fanno altri, negli espedienti e nella calunnia.
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