Condivisioni e divergenze nel colloquio di ieri fra le delegazioni del Partito Democratico cristiano e Alleanza Popolare. Fra le due forze politiche era sceso il gelo durante il Congresso democristiano e proprio sulla discussione della mozione conclusive qualche spiraglio di dialogo sembra invece riaprirsi. AP riconosce la validità del documento politico della DC e appoggia alcuni degli obiettivi indicati, come le politiche sociali e la necessità di affrontare la cosiddetta “questione morale”. Molto diversi invece i giudizi sull’operato del Governo Straordinario. AP proprio in questi giorni ha messo in evidenza i risultati di un sondaggio e bocciato l’azione dell’esecutivo, il PDCS non solo promuove con decisione l’impegno della maggioranza ma rimarca gli obiettivi raggiunti e i passi importanti compiuti. Altro punto di divergenza tra le due forze politiche, l’impostazione della legge elettorale. Concordi sul valore del sistema proporzionale, dissentono invece sul cammino da intraprendere per garantire chiarezza e stabilità, sui correttivi da introdurre, come premio di maggioranza e sbarramento. Più vicine le due delegazioni sulle riforme istituzionali anche se qualche distinguo resta aperto. Nel complesso i punti di convergenza sono stati diversi, il clima del confronto sereno e meno spigoloso di quello dei mesi passati. Su alcuni temi di rilievo le due delegazioni hanno deciso di rivedersi e di proseguire nel dialogo per la ricerca di soluzioni comuni nell’interesse del paese.
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