E’ un clima piuttosto teso quello che si registra fra la Democrazia Cristiana e gli Europopolari. I vertici Dc non hanno gradito le affermazioni critiche di Pier Marino Menicucci che pur senza mettere in discussione la coalizione di maggioranza tornava a chiedere con forza il rinnovamento puntando il dito sul Segretario alle Finanze, Gabriele Gatti, affermando che la sua posizione rende ancora più difficile il rapporto con l’Italia. Parole inaccettabili per i democristiani che ritengono inammissibile il comportamento di chi ha condiviso la scelta di una lista unica e le decisioni del Governo. “Siamo anche noi preoccupati – rispondono in una nota – delle gravi condizioni economiche del Paese e delle difficili relazioni con l’Italia. Non sottovalutiamo le responsabilità a cui tutti gli uomini di Governo sono chiamati e in particolare quelli che sono emanazione della nostra forza politica. Ma chiediamo che Menicucci e gli EpS si interroghino su ciò che hanno fatto e stanno facendo affinché i problemi che la gente vive si possano risolvere”. Insomma toni pungenti che denotano un certo nervosismi interno alla lista. Menicucci replica confermando di lavorare per la maggioranza ma invitando ad essere realisti.
“Ci sono molte Segreterie che stanno portando avanti il programma che ci siamo dati, ma i problemi – afferma – su alcuni aspetti ci sono e sono innegabili. A questo punto – aggiunge l’esponente degli EpS - ci dobbiamo interrogare, se ci sono tensioni così forti ognuno dovrà fare le proprie considerazioni. Siamo già usciti da una Dc che non ci piaceva e nonostante il percorso comune in quella Dc non intendiamo rientrare”.
Sergio Barducci
“Ci sono molte Segreterie che stanno portando avanti il programma che ci siamo dati, ma i problemi – afferma – su alcuni aspetti ci sono e sono innegabili. A questo punto – aggiunge l’esponente degli EpS - ci dobbiamo interrogare, se ci sono tensioni così forti ognuno dovrà fare le proprie considerazioni. Siamo già usciti da una Dc che non ci piaceva e nonostante il percorso comune in quella Dc non intendiamo rientrare”.
Sergio Barducci
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