I fatti risalgono al 2005 e riguardano le nuove macchinette che la Giochi San Marino aveva intenzione di installare nella sala di Rovereta, in sostituzione delle 50 che dovevano essere rimosse perché, invece di funzionare in serie – con un'unica estrazione risultante dal tabellone centrale come avviene oggi – lavoravano autonomamente. Il Comitato di controllo e vigilanza dei giochi decise di chiedere una perizia ad Antonio Baldassarre, già presidente della Corte Costituzionale e professore di diritto costituzionale all’Università 'Luiss' di Roma. Dopo aver esaminato la normativa sammarinese e quella italiana, Baldassarre è giunto alla conclusione che l’attività attuale della Sala Bingo non può essere classificata come gioco d’azzardo, ma rientra nelle previsioni della legge n.67 promulgata dalla Repubblica di San Marino il 25 luglio 2000. 'Questa legge, e gli atti amministrativi conseguenti – prosegue Baldassarre - non possono essere considerati una violazione degli accordi italo-sammarinesi sulla casa da gioco'. La relazione, consegnata nel gennaio di quest’anno, non era mai stata divulgata. 'La perizia - spiega l’ex Segretario di Stato per le finanze Pier Marino Mularoni - era stata richiesta dal comitato di controllo che non la divulgò. A me - aggiunge - venne consegnata per conoscenza e ritenni opportuno seguire la stessa strada'. Ecco la precisazione del Comitato di controllo sui giochi: “Tutti i documenti di cui il Comitato di controllo e vigilanza viene in possesso rimangono riservati ai soli membri del comitato e portati a conoscenza, se del caso, del Segretario di Stato competente.” Il comitato di controllo spiega anche di aver voluto fare chiarezza in maniera definitiva, richiedendo un parere pro-veritate al professor Baldassarre, individuato autonomamente come persona idonea. Fin qui le valutazioni tecniche. Non cambiano invece quelle politiche. Il Segretario di Stato all’industria Tito Masi, che pochi giorni fa ai microfoni di San Marino Rtv aveva detto che non sarebbe entrato dalla finestra quel che sta per uscire dalla porta ribadisce: 'questa perizia non ha alcun rilievo rispetto alla decisione che è già stata assunta e che è quella di non rinnovare la convenzione alla San Marino Giochi'.
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