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Prestito ponte, Libera attacca: “Governo incapace e strozzino del Paese”

In giornata il partito ha incontrato la Csu

9 dic 2020

Da Libera parole forti per criticare l'esecutivo. “Governo incapace e strozzino del Paese”, attacca la forza politica riferendosi ai temi economici e, in particolare, alla notizia del prestito ponte da una multinazionale statunitense. “Una scelta incredibile” per il segretario Matteo Ciacci che pone dubbi sull'affidabilità della società. Domanda come e dove sarà investito il denaro e se peserà sulle prossime generazioni. 

In giornata, l'incontro del partito con la Csu a cui ne seguiranno altri con le organizzazioni di categoria e sindacali. Un confronto “positivo”, dice Ciacci, che torna a parlare di “emergenza democratica”. “In Consiglio non si discute più nulla”, dichiara. Oltre alle critiche per una mancanza di riforme strutturali e di un progetto per il Paese, l'invito è a tornare al metodo del “tavolo istituzionale” per ragionare insieme sulle “soluzioni”. Modello che, anticipa Ciacci, sarà riproposto da Libera in Finanziaria. 

L'invito alla concertazione viene accolto dalla Csu che si unisce alle richieste di confronto sui temi cruciali. “Ma siamo poco convinti che questo avverrà”, prevede il segretario generale della Csdl Giuliano Tamagnini che esorta a ripartire dall'economia reale. Il prestito ponte, aggiunge, “si poteva trovare anche all'interno del nostro sistema”. “Il Paese che litiga non cresce”, afferma il segretario generale Cdls Gianluca Montanari nel rinnovare l'appello al confronto. Il sindacato punta ora all'introduzione di novità con il passaggio tra prima e seconda lettura nella legge di bilancio.



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