Prosegue al parco Ausa la quinta festa dei Popolari sammarinesi, che ogni anno offre interessanti spunti politici dai dibattiti. Ieri sera si è parlato di casa da gioco. Il casinò non esiste, secondo il segretario al turismo Andreoli. A San Marino si fa solo gioco della sorte. L’apertura di altre sale in Città e in alberghi sono solo una opportunità per la nostra economica. Sulla stessa linea anche il segretario alla cultura Michelotti, che ha motivato la propria contrarietà al gioco d’ azzardo. Di diverso parere gli altri esponenti presenti al dibattito. Loris Francini , Augusto Casali, Monica Bollini, Glauco Sansovini, Cesare Tabarrini e Angela Venturini. Hanno ribadito che l’attività che si esercita attualmente a Rovereta è gioco d’azzardo; inoltre lo Stato è diventato controllore di se stesso nella gestione dei giochi, quindi niente affatto garantista di fronte ai rischi di infiltrazioni mafiose e di riciclaggio; altro punto: il governo avrebbe avuto la possibilità e gli strumenti per mettere fine alla lunghissima sequela di illegittimità e illegalità consumate in materia. Ma non l’ha fatto. Vedi proroga di tre mesi alla San Marino Giochi, con buona uscita milionaria e vicenda Cogetec.
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