Il primo scambio di note avvenne addirittura nel 1924, con la richiesta sammarinese al governo statunitense di elevare a livello diplomatico le relazioni tra i due Stati. San Marino riteneva di averne tutti i diritti, considerate anche le due numerose comunità a New York e Detroit, che oggi contano circa duemila residenti. Eppure gli Stati Uniti hanno sempre ritenuto fosse sufficiente affidare i rapporti diplomatici con la piccola Repubblica al Consolato di Firenze. Nel 2003 venne compiuto qualche piccolo passo in avanti, con la visita del predecessore di Spogli, Sander, in occasione della cerimonia del primo ottobre, e che finalmente oggi si è concretizzato. Il Congresso di Stato ha infatti deliberato il proprio gradimento alle funzioni di Ambasciatore straordinario e plenipotenziario degli Stati Uniti presso la Repubblica di San Marino a Ronald Spogli, già accreditato a Roma. L’accreditamento avverrà entro qualche settimana, poi San Marino potrà nominare un suo rappresentante a Washington, alla Casa Bianca. “I nostri concittadini all’estero – ha sottolineato il Segretario Fiorenzo Stolfi – ci avevano sempre chiesto perché non riuscissimo a nominare un nostro ambasciatore: oggi, finalmente, San Marino è evidentemente ritenuto interlocutore con cui trattare ai massimi livelli. Contiamo molto – ha concluso – su questa nuova rete di collaborazioni che stabiliremo con gli Stati Uniti, in campo economico, tecnologico, bancario. Si tratta pur sempre della prima potenza economica al mondo”.
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