Stretta finale sulle pensioni. L’incontro dovrebbe portare all’elaborazione dei criteri della legge quadro da cui scaturirà poi la riforma previdenziale. All’ esame di governo, sindacati e categorie economiche ci sarà l’ultima analisi dei calcoli attuariali, sui quali sia la Csu che gli imprenditori hanno chiesto un supplemento di studio. Questi ultimi infatti hanno di sviluppare il modello contributivo. La previsione in prospettiva del rischio di azzeramento del fondo pensioni, previsto per il 2021 mantenendo la situazione attuale, fa si che l’ Esecutivo stia mettendo a punto gli indirizzi che saranno alla base del nuovo assetto da dare al settore. Una riforma – ribadisce la segreteria competente - che dovrà essere frutto della massima convergenza tra tutte le parti interessate. Il punto centrale prevede il passaggio del sistema da retributivo a contributivo. Oggi la pensione viene calcolata sullo stipendio degli ultimi 5 anni. Con il sistema contributivo il conteggio si farà in base ai contributi effettivamente versati dal dipendente. Quindi l’età pensionabile, arrivare a 65 anni, con un progressivo aumento del periodo minimo contributivo. Inoltre l’introduzione di un sistema complementare di previdenza a capitalizzazione di tipo collettivo. Infine la gestione dei fondi pensionistici che oggi sono autonomi ma che in un sistema contributivo non avrebbero più ragione di rimanere distinti.
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