Passata la fase dell’emergenza, bisogna creare le basi di prospettiva. Lo dice il Patto, sottolineando che in questi mesi, governo e maggioranza non sono stati con le mani in mano e non è mai mancata la produzione legislativa in tutti settori. Mille tasselli di un quadro che il Patto vuole unitario, mirato ad una previsione di medio e lungo e termine, oltre che capace di soddisfare le necessità contingenti. Gli obiettivi, condivisi da tutti, vanno dal recupero della credibilità internazionale, al dare forza e fiato all’esistente, individuando nuove traiettorie sia per l’impresa che per l’occupazione. “E’ ben chiaro a tutti - rimarca una nota del Patto - che un progetto economico non si fa con le leggi, ma con gli investimenti. Compito della politica è scegliere le strade più opportune, partendo dal quadro di riferimento che offrono le 23 intese internazionali appena siglate”. Chiarezza anche sul metodo: il Gruppo economico dovrà lavorare sullo schema di sviluppo già individuato mettendosi al fianco delle Segreterie interessate e confrontandosi con i Gruppi Consiliari del Patto.
“La condivisione, che è sempre stato un imperativo del Patto, anche in questo caso – conclude la nota - è stata indicata come strumento imprescindibile nei confronti della politica e dei cittadini”.
Sonia Tura
“La condivisione, che è sempre stato un imperativo del Patto, anche in questo caso – conclude la nota - è stata indicata come strumento imprescindibile nei confronti della politica e dei cittadini”.
Sonia Tura
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