Dopo l’insediamento avvenuto 10 giorni fa, è tornato a riunirsi il gruppo di coordinamento formato da Democrazia Cristiana, Popolari, Alleanza Nazionale e Noi sammarinesi.
Insoddisfatti i 4 partiti sul dibattito relativo alla sanità in Consiglio e per come la maggioranza ha affrontato la questione, con la tecnica dello scarica barile. Confermate le critiche e le perplessità sia sulla riforma che sulla gestione sanitaria. Inaccettabile il decreto delegato sulla riorganizzazione Iss. Dal tavolo è scaturito l’impegno per interventi immediati in grado di ristabilire la funzionalità dei servizi e ridare fiducia ai cittadini.
Il coordinamento ha anche affrontato lo sviluppo economico, quale tema nodale di approfondimento da affrontare prioritariamente sia attraverso la trattativa con l’Italia che con l’Europa. C’è molto da lavorare su questo aspetto così come sullo stato sociale e sulle condizioni di sviluppo sostenibile, alla luce dell’emergenza idrica e dei problemi per energia e rifiuti. Bisogna intervenire anche sul fronte dell’ordine pubblico.
“Siamo in arretrato nel valutare i cambiamenti – ha detto il coordinamento – considerato quanto è cambiata la struttura della società. Rischiamo il collasso”.
Altro problema affrontato DC, NS, Popolari e ANS quello dell’ordine pubblico. L’impostazione data al confronto è stata condivisa da tutti: interessi contingenti per dare forma e obiettivi al progetto politico comune.
Insoddisfatti i 4 partiti sul dibattito relativo alla sanità in Consiglio e per come la maggioranza ha affrontato la questione, con la tecnica dello scarica barile. Confermate le critiche e le perplessità sia sulla riforma che sulla gestione sanitaria. Inaccettabile il decreto delegato sulla riorganizzazione Iss. Dal tavolo è scaturito l’impegno per interventi immediati in grado di ristabilire la funzionalità dei servizi e ridare fiducia ai cittadini.
Il coordinamento ha anche affrontato lo sviluppo economico, quale tema nodale di approfondimento da affrontare prioritariamente sia attraverso la trattativa con l’Italia che con l’Europa. C’è molto da lavorare su questo aspetto così come sullo stato sociale e sulle condizioni di sviluppo sostenibile, alla luce dell’emergenza idrica e dei problemi per energia e rifiuti. Bisogna intervenire anche sul fronte dell’ordine pubblico.
“Siamo in arretrato nel valutare i cambiamenti – ha detto il coordinamento – considerato quanto è cambiata la struttura della società. Rischiamo il collasso”.
Altro problema affrontato DC, NS, Popolari e ANS quello dell’ordine pubblico. L’impostazione data al confronto è stata condivisa da tutti: interessi contingenti per dare forma e obiettivi al progetto politico comune.
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