Ieri sera il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha riunito il consiglio direttivo. In esame l'attività di governo e la densa scaletta di impegni in elaborazione quest'anno. A cominciare dalla questione del lavoro e dello sviluppo economico dal punto di vista della ripresa – precisa il segretario Gerardo Giovagnoli – portando ad una diminuzione della disoccupazione. A questo è legato il problema delle persone che hanno perso il lavoro e ora in difficoltà per la fine degli ammortizzatori sociali. Occorre pertanto una normativa rafforzata in grado di tutelare questi lavoratori, in certi casi con famiglia a carico e non più giovani quindi difficilmente ricollocabili. Affrontata anche la questione del bilancio dello Stato: per raggiungere il pareggio serve un criterio di contenimento della spesa insieme ad una mirata politica di tassazione. Come partito, il PSD ha poi ragionato sull'avvicinamento al proprio Congresso, delineando una serie di punti chiave, tra questi il rafforzamento del legame con la base attraverso l'istituzione di un gruppo di coordinamento, composto per lo più da giovani leve, che sarà formato nei prossimi giorni. Prevista inoltre per il 25 marzo una conferenza pubblica sul tema della politica internazionale di San Marino; sull'Europa un focus di tre appuntamenti; infine, un altro convegno sulle politiche economiche e di sviluppo ancora da fissare. Un riferimento anche al voto in Italia: l'attuale instabilità preoccupa non poco il PSD. Una situazione ancor più penalizzante sul fronte della conclusione dell'iter di ratifica dell'accordo contro le doppie imposizioni e la conseguente uscita del Titano dalla black list.
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