'Condivido la motivazioni che hanno spinto Volpinari e Rattini alle dimissioni, mi riservo di adottare a mia volta le azioni che riterrò più opportune'. Paolo Bollini, che del PSD è membro di direzione e di segreteria, non lascia al momento alcun incarico, ma invita il suo partito ad una riflessione approfondita. 'Il malessere espresso da Volpinari e Rattini – dichiara – attraversa anche me, il rischio è quello di far pagare alla sinistra sammarinese un prezzo molto alto'. E’ un grido d’allarme, quello di Bollini, che si unisce a quello dei suoi compagni di partito che hanno scelto però una linea più intransigente. Non condivide la linea di condotta del suo partito e ravvisa una mancata rispondenza delle azioni politiche ai deliberati congressuali. Di qui la decisione di dichiarare il suo dissenso senza escludere iniziative future. Intanto dalla sede di Alleanza Popolare arriva un commento di Carlo Franciosi, nel quale evidenzia la condivisione delle motivazioni del gesto dei due esponenti del PSD e rileva come le stesse preoccupazioni siano state espresse da Alleanza Popolare. Il riferimento, in particolare, è alla ventilata possibilità di riproporre il Governo Straordinario anche dopo le prossime elezioni. 'Tutte le forze politiche – dichiara Franciosi – sono tenute alla chiarezza e alla assunzione di responsabilità. Per quanto ci riguarda – aggiunge – rinnoviamo la disponibilità al dialogo costruttivo con le componenti interessate seriamente alla ripresa della Repubblica nella trasparenza e nella correttezza della dialettica democratica'.
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