San Marino celebra il beato Alberto Marvelli. A sessant’anni dalla nascita, è stata scoperta una lapide commemorativa della sua presenza sul Titano durante il periodo di guerra. “Un omaggio per onorare la memoria di Alberto Marvelli e mantenere viva la grande lezione spirituale ed ideale che ci ha lasciato e per la quale oggi vogliamo ricordarlo e ringraziarlo”. Nelle parole del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi - pronunciate di fronte alla sorella del beato, Geltrude, e alle più alte cariche politiche, militari, religiose sammarinesi e del circondario - è racchiuso tutto il senso dello stretto legame che unisce la Repubblica e il giovane, 'che si distinse quale esempio di umanità in tutte le tappe della sua breve esistenza', così come ricordato dal Segretario di Stato, Pier Marino Mularoni. Nel 1944 – con la famiglia - si rifugiò proprio sul Titano per scampare ai feroci bombardamenti che imperversavano sulla città di Rimini. Fu ospitato a Palazzo Begni - all’epoca Collegio Belluzzi - e lì si prodigò in opere di carità e assistenza ai più bisognosi. La facciata dell’edificio in cui trovò asilo ospita ora la lapide, realizzata in pietra del Monte Titano, che ne ricorda la presenza in territorio. La lapide è stata scoperta questa mattina dai Capitani Reggenti e benedetta dal Vescovo di Rimini Monsignor Mariano De Nicolò, che ha espresso l’orgoglio della Repubblica per aver fornito aiuto a questo personaggio.
Riproduzione riservata ©