La direzione di SSD si riuniva con voci che davano per certa la crisi di Governo ed era logico aspettarsi, dopo le frizioni, qualche intervento critico. Proprio ieri il capogruppo di Civico ribadiva piena fiducia nell'alleato e dichiarava di non voler influenzarne il direttivo. Alessandro Bevitori si dice soddisfatto, “le questioni sono state approfondite e il confronto affrontato in maniera seria”. Il Segretario, nella sua relazione, ha spiegato la necessità di rispondere all'emergenza in maniera allargata.
“Una chiamata al paese – spiega – e alle forze politiche più responsabili”. È stata individuata la Dc con la quale, proprio oggi, la maggioranza si incontrerà nella sede di Repubblica Futura. Anche SSD non teme il voto, nella certezza di aver intrapreso la strada giusta. “Certi dossier, in particolare sul settore bancario, dovevano essere aperti”. Ribadisce che il paese, in questo particolare momento di emergenza, non abbia bisogno di elezioni ma di responsabilità. Nel caso però non fosse possibile – aggiunge - “ci faremo trovare pronti per evitare qualsiasi tentativo di restaurazione”.
E se il Segretario parla di clima collaborativo, non nasconde le diverse posizioni di chi crede ancora fortemente nel progetto Adesso.sm e si rammarica per l'apertura di una nuova fase, “anche se – chiarisce Bevitori - il senso di responsabilità ha anteposto gli interessi del paese a quelli di partito”. Allontana, poi, lo spettro di spaccature interne, timore che non faceva dormire sonni tranquilli diversi membri di SSD. “È stato ribadito con forza di procedere in maniera unitaria”. Richiamo arrivato anche da Enrico Carattoni. Il partito si riaggiornerà – Bevitori - dopo aver “visto le carte” della Dc e valuterà il da farsi in base a come andrà l'incontro di oggi.