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Sindacati in piazza contro le residenze atipiche: "Non vogliamo tornare a essere un paradiso fiscale”

Nel sit in di protesta CSdL CDLS e USL chiedono subito aumenti per reddito minimo e assegni famigliari. Le residenze atipiche, dicono, sono l'equivalente del DES

di Giacomo Barducci
19 lug 2023

Delusi e amareggiati, il nostro paese non può scommettere su politiche di questo genere. Non vogliamo tornare ad essere un paradiso fiscale”. È il pensiero unanime di CSdL, CDLS e USL che dicono no alle residenze atipiche e chiedono una concreta politica dei redditi. “La maggioranza in un incontro nei giorni scorsi – evidenzia il Segretario generale CsdL Enzo Merlini – ha cercato di convincerci che le residenze atipiche non produrranno danni, ma non è vero”.

Il Segretario generale CDLS Gianluca Montanari elenca i temi di maggior emergenza da affrontare: assegni familiari, caro vita, crescita di mutui e affitti. Le residenze fiscali non domiciliate, dice, sono l'equivalente del DES già contestato ad aprile.

Marco Santolini USL, spera in un nuovo confronto con la maggioranza: "Al momento la maggioranza va avanti - afferma  - i due articoli 10 e 11 non gli hanno ritirati, hanno solo fatto piccoli emendamenti, però l'impianto normativo rimane. Da parte nostra c'è molta delusione".

Nel servizio le interviste a Enzo Merlini (Segretario generale CSdL), Gianluca Montanari (Segretario generale CDLS) e Marco Santolini (facente funzione Segretario generale USL)





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