![Il Ministro Sven Alkalaj](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/45/45a252a2d7bc55a7740fe20a4dac97e223f0548b21423.jpg)
Una visita che ha rinsaldato il rapporto già forte tra la Bosnia Erzegovina e il Titano. Nel Paese della ex-Jugoslavia nessuno ha dimenticato l’aiuto della gente di San Marino durante gli anni terribili della guerra. Il ministro agli esteri Sven Alkalaj si è incontrato con il collega Fiorenzo Stolfi a Palazzo Begni. Si è discusso di tante cose: dalla necessità di una più intensa collaborazione tra i due Stati in seno agli organismi internazionali, alla possibile stipula, a breve, di accordi bilaterali in campo economico, culturale e turistico. Alkalay ha invitato Stolfi per una visita in Bosnia. Potrebbe essere l’occasione per l’apertura di un tavolo tecnico per giungere ad un accordo sulle doppie imposizioni e la protezione degli investimenti.
Sven Alkalaj, al fine di rendere più forti i legami tra i due Stati, proporrà di accreditare in Repubblica l’ambasciatore bosniaco a Roma. “Anche San Marino – ha replicato Stolfi – intende nominare un diplomatico per i rapporti con il vostro Paese”.
A seguire l’udienza a Palazzo Pubblico dai Capitani Reggenti. I Capi di Stato hanno ricordato gli orrori della guerra nella ex-Jugoslavia: “Oggi – ha detto la Reggenza – la Bosnia Erzegovina simboleggia il ritorno alla convivenza di un tempo, nel rispetto delle particolarità e delle differenze politiche, culturali e religiose”.
Sven Alkalaj, al fine di rendere più forti i legami tra i due Stati, proporrà di accreditare in Repubblica l’ambasciatore bosniaco a Roma. “Anche San Marino – ha replicato Stolfi – intende nominare un diplomatico per i rapporti con il vostro Paese”.
A seguire l’udienza a Palazzo Pubblico dai Capitani Reggenti. I Capi di Stato hanno ricordato gli orrori della guerra nella ex-Jugoslavia: “Oggi – ha detto la Reggenza – la Bosnia Erzegovina simboleggia il ritorno alla convivenza di un tempo, nel rispetto delle particolarità e delle differenze politiche, culturali e religiose”.
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