Saranno Gian Franco Terenzi e Loris Francini i Capitani Reggenti per il semestre aprile-ottobre 2006. L'annuncio questo pomeriggio da Palazzo Pubblico. Una nomina tormentata fino all’ultimo. Non solo le designazioni sono arrivate all’ultimo minuto, ma anche la nomina ha registrato un fatto insolito. Nella prima votazione alla coppia reggenziale democristiana, Gianfranco Terenzi e Loris Francini, se n’è affiancata una seconda, proposta dal partito dei Socialisti e Democratici, composta da Patrizia Busignani e Alberto Cecchetti. In fase di spoglio delle schede deposte nell’urna dai Consilieri è emerso che nessuna delle due coppie reggenziali ha ottenuto il quorum dei voti richiesti, della maggioranza assoluta, prevista nelle norme. Di qui la necessità di procedere ad un ballottaggio, ad un secondo turno di votazione, dal quale, alla fine è emersa la coppia Terenzi Francini, che salirà alla Suprema magistratura nel prossimo semestre primo aprile - primo ottobre.
Una designazione avvenuta alla fine di una giornata politica convulsa e concitata. La direzione e il gruppo consiliare democristiano hanno optato per la Reggenza monocolore dopo gli incontri con le forze politiche tenuti da Segretario e Capogruppo proprio per sondare questa eventualità. Colloqui nei quali sono emerse condivisioni ma anche forti dissensi, come quello di Sinistra Unita, Alleanza Popolare e il Partito dei Socialisti e Democratici. Proprio con l’alleato si sono tenute consultazioni frenetiche alla ricerca delle condizioni per nominare una Reggenza espressione della attuale maggioranza, sfociate però in un nulla di fatto. Forti tensioni in casa del PSD sulla indicazione del candidato, ma alla fine la segreteria ha fatto quadrato sull’indicazione originaria, confermando Patrizia Busignani. La scelta si era concentrata su Fabio Berardi, ma alla fine il PSD ha detto no. Accordo saltato e decisione finale della DC di procedere con la Reggenza monocolore, alla quale il PSD ha affiancato, in fase di voto, la propria coppia monocolore.
Subito dopo un breve dibattito per lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale nel quale il Segretario del PSD, Mauro Chiaruzzi, ha approfittato per togliersi qualche sassolino. “Quella che sembrava una trovata elettorale – ha detto – si è concretizzata. Il comportamento della DC –ha aggiunto – è un chiaro segno di non rispetto delle istituzioni. I Calcoli politici hanno avuto la prevalenza sugli interessi generali. Questo momento – ha concluso – avrebbe richiesto comportamenti responsabili”. Critiche anche dagli esponenti di Sinistra Unita intervenuti in aula: Alessandro Rossi, Francesca Michelotti e Ivan Foschi, che hanno ripercorso alcuni passaggi della legislatura ed espresso amarezza per la mancata adozione della riforma della legge elettorale. A chiudere gli interventi Fausta Morganti, che ha ricordato il patto del Governo Straordinario e l’impegno assicurato nell’adozione del suo programma, senza risparmiare critiche all’alleato. 'Avremmo voluto – ha dichiarato – che la legislatura si concludesse con la serenità necessaria, ma così non è stato. Questa esperienza si chiude male”. In conclusione il saluto della Reggenza all’aula consiliare nel quale si sono sottolineati i 5 anni di una legislatura particolarmente animata 'che appartengono – ha detto la Reggenza – ad un periodo di grandi cambiamenti. Siamo certi – hanno aggiunto i Capitani Reggenti – che in vista delle prossime elezioni le forze politiche sapranno svolgere il loro insostituibile ruolo nell’interesse esclusivo e superiore della collettività e nell’interesse più generale della nostra Repubblica'.
Sciolto il consiglio Grande e Generale si apre ora la fase di ordinaria amministrazione in attesa della consultazione elettorale del 4 giugno.
Una designazione avvenuta alla fine di una giornata politica convulsa e concitata. La direzione e il gruppo consiliare democristiano hanno optato per la Reggenza monocolore dopo gli incontri con le forze politiche tenuti da Segretario e Capogruppo proprio per sondare questa eventualità. Colloqui nei quali sono emerse condivisioni ma anche forti dissensi, come quello di Sinistra Unita, Alleanza Popolare e il Partito dei Socialisti e Democratici. Proprio con l’alleato si sono tenute consultazioni frenetiche alla ricerca delle condizioni per nominare una Reggenza espressione della attuale maggioranza, sfociate però in un nulla di fatto. Forti tensioni in casa del PSD sulla indicazione del candidato, ma alla fine la segreteria ha fatto quadrato sull’indicazione originaria, confermando Patrizia Busignani. La scelta si era concentrata su Fabio Berardi, ma alla fine il PSD ha detto no. Accordo saltato e decisione finale della DC di procedere con la Reggenza monocolore, alla quale il PSD ha affiancato, in fase di voto, la propria coppia monocolore.
Subito dopo un breve dibattito per lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale nel quale il Segretario del PSD, Mauro Chiaruzzi, ha approfittato per togliersi qualche sassolino. “Quella che sembrava una trovata elettorale – ha detto – si è concretizzata. Il comportamento della DC –ha aggiunto – è un chiaro segno di non rispetto delle istituzioni. I Calcoli politici hanno avuto la prevalenza sugli interessi generali. Questo momento – ha concluso – avrebbe richiesto comportamenti responsabili”. Critiche anche dagli esponenti di Sinistra Unita intervenuti in aula: Alessandro Rossi, Francesca Michelotti e Ivan Foschi, che hanno ripercorso alcuni passaggi della legislatura ed espresso amarezza per la mancata adozione della riforma della legge elettorale. A chiudere gli interventi Fausta Morganti, che ha ricordato il patto del Governo Straordinario e l’impegno assicurato nell’adozione del suo programma, senza risparmiare critiche all’alleato. 'Avremmo voluto – ha dichiarato – che la legislatura si concludesse con la serenità necessaria, ma così non è stato. Questa esperienza si chiude male”. In conclusione il saluto della Reggenza all’aula consiliare nel quale si sono sottolineati i 5 anni di una legislatura particolarmente animata 'che appartengono – ha detto la Reggenza – ad un periodo di grandi cambiamenti. Siamo certi – hanno aggiunto i Capitani Reggenti – che in vista delle prossime elezioni le forze politiche sapranno svolgere il loro insostituibile ruolo nell’interesse esclusivo e superiore della collettività e nell’interesse più generale della nostra Repubblica'.
Sciolto il consiglio Grande e Generale si apre ora la fase di ordinaria amministrazione in attesa della consultazione elettorale del 4 giugno.
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