Domani a Strasburgo il segretario agli Interni, Giancarlo Venturini, depositerà lo strumento di ratifica della Carta Europea delle Autonomie locali, firmata da San Marino a maggio e ratificata dall'Aula consiliare proprio la scorsa settimana.
E' l'ultimo passo a completare il percorso verso la valorizzazione dei Castelli. Di recente, a settembre, la riforma delle Giunte, che ne ha definito il ruolo quali interpreti delle istanze locali e catalizzatrice delle risorse. Ora anche la Carta che, dando forza alla stessa riforma, inquadrandola in ambito Europeo, potenzia ulteriormente il ruolo dei cittadini quali protagonisti della vita pubblica, accrescendo il radicamento delle istituzioni nel territorio.
San Marino è il 47esimo paese del Consiglio d'Europa a ratificarla, dopo Monaco e Andorra e a Strasburgo, oltre al deposito della ratifica da parte del segretario agli Interni Gian Carlo Venturini, ci sarà una vera e propria cerimonia, con tutti i 47 e con protagonisti proprio i piccoli stati: Monaco, Andorra, la Repubblica di San Marino.
La Carta segna l'obbligo di applicare regole a garanzia dell'indipendenza politica, amministrativa e finanziaria delle comunità locali. Per una loro autonomia, che abbia base reale, preferibilmente di tango costituzionale. Linee ispiratori sono il decentramento e la vicinanza alle esigenze dei cittadini. Dettagliati i principi per dare effettivo potere di gestione e controllo degli affari pubblici, regolando, la protezione dei limiti territoriali delle autorità locali, la protezione legale delle autonomie, le strutture e i mezzi amministrativi idonei, le fonti finanziarie.
E' l'ultimo passo a completare il percorso verso la valorizzazione dei Castelli. Di recente, a settembre, la riforma delle Giunte, che ne ha definito il ruolo quali interpreti delle istanze locali e catalizzatrice delle risorse. Ora anche la Carta che, dando forza alla stessa riforma, inquadrandola in ambito Europeo, potenzia ulteriormente il ruolo dei cittadini quali protagonisti della vita pubblica, accrescendo il radicamento delle istituzioni nel territorio.
San Marino è il 47esimo paese del Consiglio d'Europa a ratificarla, dopo Monaco e Andorra e a Strasburgo, oltre al deposito della ratifica da parte del segretario agli Interni Gian Carlo Venturini, ci sarà una vera e propria cerimonia, con tutti i 47 e con protagonisti proprio i piccoli stati: Monaco, Andorra, la Repubblica di San Marino.
La Carta segna l'obbligo di applicare regole a garanzia dell'indipendenza politica, amministrativa e finanziaria delle comunità locali. Per una loro autonomia, che abbia base reale, preferibilmente di tango costituzionale. Linee ispiratori sono il decentramento e la vicinanza alle esigenze dei cittadini. Dettagliati i principi per dare effettivo potere di gestione e controllo degli affari pubblici, regolando, la protezione dei limiti territoriali delle autorità locali, la protezione legale delle autonomie, le strutture e i mezzi amministrativi idonei, le fonti finanziarie.
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