San Marino, così, non l’aveva mai vista. Ma i 70 cm di neve non hanno fermato il Principe Alberto II di Monaco, amante degli sport invernali, incantato dal paesaggio da fiaba inusuale a marzo, e così diverso dalla sua luminosa Montecarlo. Ad attenderlo In Piazza della Libertà i Capitani Reggenti e gli onori militari. Dopo visite di cortesia in occasione di eventi sportivi come i Giochi dei Piccoli Stati e i 50anni del Cons, il Principe ha sancito ufficialmente un già consolidato rapporto di amicizia e collaborazione tra due Stati accomunati dalle esigue dimensioni, da una storia antica, dall’attaccamento alle radici, dall’attenzione e sostegno a deboli ed oppressi. Nella sala del Consiglio dei XII la presentazione dei membri del Congresso di Stato e in quella degli Scrutini il conferimento della Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata, il massimo onore che San Marino tributa ai suoi illustri amici. Nella Sala del Consiglio la presentazione agli invitati: Membri del parlamento, Corpo Diplomatico e Consolare, Autorità Militari, Capitani di Castello, Alti funzionari. Il Segretario agli Esteri ha ricordato la collaborazione in ambito umanitario, mentre i Capitani Reggenti le sfide comuni intraprese: contrastare la criminalità organizzata, il terrorismo, l’evasione e il riciclaggio. Da qui l’invito ad un confronto ancor più stretto sul ruolo che anche un piccolo paese può e deve svolgere per contribuire ad una maggiore sicurezza fra Stati. Senza dimenticare l’impegno ambientale al quale il Sovrano si sta dedicando con assiduità e trasporto. “San Marino e Monaco, due piccoli Stati amici e simili - ha sottolineato il Principe - che condividono valori di libertà, pace e tolleranza”. Un sentimento ribadito con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei Caduti di tutte le guerre, all’Ara dei Volontari. Poi, a Palazzo Begni, il colloquio con la delegazione del Governo sammarinese. L'intervista ad Alberto di Monaco
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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